domenica 5 luglio 2009

Capitolo 7: La minaccia fantasma (2009)


Gio: Questa pizza è fredda
Nicco: Questa birra ormai è calda
Gio: Le zanzare ci stanno divorando
Nicco: In fondo, cosa ci si può aspettare da una spiaggia di sera, in cui le uniche persone nel raggio di alcuni chilometri siamo noi?
Gio: Effettivamente...ma come ci siamo finiti in questa situazione?
Nicco: Facciamo un riassuntino...


Una settimana fa eravamo al culmine dell'organizzazione, questa gloriosa ultima spiaggiata era in pieno splendore preparatorio: inviti sparsi a tutti i conoscenti, prime quote raccolte, un bel blog tirato su, lista della spesa pronta, gadget in regalo per tutti ordinati (e già pagati!), materiali sistemati da una parte e playlist musicali decise. Tutto preannunciava una festa in grande stile, lo stato dell'arte dei ritrovi in spiaggia.
Poi è arrivata una mail, l'unica mail mai spedita all'indirizzo ufficiale dell'evento (figuriamoci se i nostri amici si degnano di utilizzare una cosa del genere) e tutto viene rivalutato.
Si esamina l'evento di facebook e si scopre che i coinvolti sono effettivamente un po' troppi, si guardano le visite sul blog che sono già giunte oltre quota 200, rileggiamo quella mail, ci guardiamo negli occhi e capiamo cosa succederà.

E' sempre difficile abbandonare, che sia qualcosa che abbiamo comprato, che sia qualcosa di regalato, a volte anche qualcosa che semplicemente abbiamo incontrato; ma quando si deve abbandonare qualcosa che abbiamo creato, nutrito e fatto crescere per svariati anni, un evento che ormai è un vaso di pandora dei ricordi in grado con al sola rievocazione di riempire una serata di aneddoti, la cosa è ancora più dura...ma probabilmente non c'era molta scelta. Non si può rischiare di trasformare una bella occasione in una serataccia, non si può perdere lo spirito di gruppo in mezzo a numeri stratosferici, non si può per forza salutare un'epoca quando ormai è già andata...e sicuramente non si può rischiare di cacciarsi nei guai!

Insomma quella mail aveva cambiato tutto, abbiamo fatto giusto una telefonata per conferma e poi non è rimasto altro da fare che avvertire tutti, e mettere la parola fine alle nostre feste in spiaggia. Forse adesso i nostri 25 lettori si chiederanno cosa contenesse quella misteriosa mail, in fondo se sono giunti a leggere fino a qui si meriterebbero di saperlo...ma prima un'altra divagazione...

Qual'è il prezzo per un briciolo di fama in questi tempi? Conosco persone che per avere un po' di notorietà hanno preparato spettacoli e saggi, altri che hanno reso un evento un viaggio in bicicletta, c'è chi persino è rimasto appeso 3 ore su un albero a testa in già legato a un paracadute. E pensare che per fare notizia, nell'epoca dell'informazione incontrollata su facebook, del giornalismo fatto di scandali e delle censura dei fatti importanti è sufficiente organizzare una festa!

Ed ecco svelato il mistero della mail! Il Tirreno (si quel giornale in grado di trasformare un'unghia incarnita in notizia da prima pagina) vuole intervistarci! Vien quasi da emozionarsi! Così, curiosi soprattutto di come fossero arrivati a conoscere la cosa, telefoniamo alla redazione e capiamo che il famoso faccialibro, moderno untore di pesti informative, ci ha reso così noti (a detta del giornalista pure alle autorità) e vani sono stati i tentativi di far capire che si trattava solo di un ritrovo di amici semplicemente organizzato come se fosse un evento "in grande", niente di così importante, la risposta del giornalista è stata significativa "sono i giornalisti a decidere quali sono le notizie!"
Ormai l'occasione era ghiotta, e abbiamo usato i mezzi "privati" per comunicare l'annullamento della serata così che potesse venir fuori questo bellissimo articolo:
http://ricerca.quotidianiespresso.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2009/07/02/LP1PO_LP102.html
(da notare, in prima pagina della cronaca di Pisa!)

A questo punto, finita l'edizione 2009, c'è solo spazio per i ringraziamenti: al simpaticone che leggendo su facebook ha pensato bene di avvertire autorità e giornali, a chi nell'entusiasmo di spargere la voce si è fatto prendere un po' troppo la mano, a Carlo Venturini così caparbio nel voler trovare la notizia da avvertire della festa addirittura il sindaco di Vecchiano, alle autorità che in città cercano di impedire qualunque assembramento notturno, ma non contenti li multano se si organizzano in luoghi dove non danno noia a nessuno...grazie a tutti voi, senza il vostro impegno non ce l'avremmo mai fatta a mandare tutto all'aria!
E un saluto (vero) a chiunque c'è rimasto male di tutto questo, a chi ha cercato disperatamente soluzioni alternative e a chi il giornalismo lo fa con un po' di testa (altro trafiletto apparso sul Tirreno il 3/7)

Nicco:...e questa è tutta la storia
Gio: ok, ma come mai adesso siamo qui, a guardare all'orizzonte i fuochi d'artificio degli americani?
Nicco: Beh, ufficialmente perché volevamo vedere di persona i tizi che ci avrebbero arerstato se davvero avessimo fatto la festa...
Gio: ...ufficiosamente, perché stasera avevamo in programma di celebrare la fine di un'era, e tanto valeva farlo, giusto?
Nicco:...
Gio:...
Nicco: passami la birra, vai...

4 commenti:

Unknown ha detto...

Purtroppo il capitolo 7 è uscito prima del 5 e 6, ma conto che il mio scrittore Gio completi presto l'opera, inoltre volevo dare un commento fresco alla vicenda, molto personale, chissà che gli altri organizzatori non vogliano scrivere il loro personale capitolo 7

Unknown ha detto...

E' una storia tristissima..soprattutto il finale...ma davvero si sono scomodate le più alte cariche del Granducato di Toscana e precisamente Pisa e Vecchiano per una spiaggiataaaaaa??

Jordan ha detto...

E' stato veramente come una carretta di mattoni tirata sull'entusiasmo che avevamo... ora mi sento davvero obbligato a scrivere i capitoli perduti, per quanto non mi ricordi una mazza (si vede che m'ero divertito troppo :D)

Uomo col Cappello (sul cuore) ha detto...

Personalmente sono allibito. Davvero. Complimentoni ai Governanti di Pisa e Vecchiano ed ai Giornalisti del Tirreno. Sicuramente con le RONDE NERE non dovranno più preoccuparsi di niente. Certo, per fortuna hanno fermato questi pericolosi facinorosi che lasciano il degrado sulla spiaggia (i sacconi di spazzatura portati a spalla ce li siamo sognati evidentemente). Una spiaggia che i Governanti salvaguardano sempre (le siringhe nella sabbia che abbiamo levato noi erano anch'esse un'allucinazione).
Bene.
PS: ragazzi mi dispiace davvero... pare che sia il nostro destino far buon viso al cattivo gioco di chi dovrebbe scopare di più...